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Brunico (/ˈbruniko/ o /bruˈniko/; Bruneck /ˈbrʊnɛk/ in tedesco; Bornech /borˈnek/ in ladino, in italiano antico anche Brunopoli o Bruneco) è un comune italiano di 17052 abitanti della provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige.
È il capoluogo storico, culturale, economico e amministrativo della Val Pusteria.
È inoltre sede del comprensorio della Val Pusteria.
Territorio
Brunico, principale centro della Val Pusteria, è attraversata dal fiume Rienza e dal suo affluente Aurino.
Dista circa 35 km da Bressanone, 70 km da Bolzano e dal Passo del Brennero, che segna il confine a nord con l'Austria, e circa 35 km da Prato alla Drava, che demarca ad est la frontiera con il Tirolo orientale austriaco.
A sud si trova la località sciistica Plan de Corones (2.273 m s.l.m.), a nordest la Croda Nera (3.105 m s.l.m.) e a nord-nordovest il Monte Sommo (2.417 m s.l.m.).
Valli nelle immediate adiacenze: Val di Tures, che più a monte prende il nome di Valle Aurina, Val Badia, Valle di Anterselva.
Origini del nome
Il toponimo è attestato per la prima volta nel 1256 come Bruneke, Brunegg e Prawnecke e deriva dal nome del vescovo Bruno von Kirchberg, costruttore del castello della città, con l'aggiunta del suffisso -ecke, che sta per "angolo".
Il nome più antico dell'insediamento, precedente alla fondazione cittadina, è invece Ragen, conservato ancor'oggi nel quartiere Oberragen attorno alla chiesa parrocchiale.
Brunico venne fondata dal principe vescovo Bruno von Kirchberg dal quale ha preso il nome, unico esempio in Alto Adige di denominazione di città dal fondatore.
È citata documentalmente per la prima volta il 23 febbraio 1256.
Egli fece edificare anche il castello di Brunico, che domina la città.
All'epoca la città consisteva di due file di case, che delimitavano una stretta via, e solo nel 1336, sotto il vescovo Albert von Enn, vennero terminati le mura ed il fossato.
Subito dopo fuori dalla porta orientale vennero costruite altre file di edifici che portavano all'attuale chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta.
La prima chiesa nell'ambito delle mura cittadine, inizialmente solo un piccolo oratorio, venne costruita dal cittadino Nikolaus von Stuck sotto il castello (Santa Caterina, v. anche oltre).
Heinrich von Stuck, fratello di Nikolaus, fondò nel 1358 l'ospedale, che venne costruito negli anni a seguire.
Nel XIV e nel XV secolo, a motivo degli intensi traffici mercantili da Augusta a Venezia, la città raggiunse benessere e fama.
In questo periodo nacque anche la scuola pittorica pusterese, che produsse poi i grandi maestri Michael Pacher e Friedrich Pacher.
La bottega di Michael Pacher a Brunico divenne una delle più famose nell'ambito alpino.
Nell'anno 1500 la val Pusteria venne riunita al Tirolo, la città di Brunico rimase ancora proprietà vescovile.
L'11 aprile 1723 ci fu il peggiore incendio della storia cittadina.
Poco lontano dalla parrocchiale scoppiò infatti un rogo che, grazie al forte vento, si propagò rapidamente a gran parte della città e la devastò ampiamente.
Nel 1741 venne eretto un ulteriore convento, in questo caso dall'ordine delle Orsoline.
Durante le guerre napoleoniche la città non subì danni, ma a causa dell'acquartieramento di truppe si indebitò per decenni.
Nel 1870 nasce lo Stadtverschönerungsverein (associazione di abbellimento cittadino), intento ad abbellire la città e a istituire passeggiate a fini turistici.
La prima guerra mondiale risparmiò anch'essa la città, in cui era stanziato nell'agosto 1914 lo stato maggiore del 1º e 3º battaglione di fanteria boema del 36º reggimento.
Nel 1919 la città venne annessa insieme al Tirolo meridionale all'Italia in base al trattato di pace, divenendo in seguito l'Alto Adige.
Nel 1938 il regime fascista promosse l'erezione di un monumento all'Alpino della divisione "Pusteria", impiegata nella guerra d'Etiopia (1935–1936).
La seconda guerra mondiale portò comunque diverse perdite a uomini e cose.
Il 6 luglio 1944 7 ragazzi, che si erano arruolati nella Repubblica Sociale Italiana e messi a disposizione degli alleati tedeschi per effettuare dei lavori nella caserma di Brunico, furono successivamente fucilati per aver disertato.
Simboli
«Stemma d'argento, alla torre spiovente di rosso, circondata da un muro di cinta dello stesso, merlato ed aperto di nero, alla saracinesca alzata d'argento; il tutto fondato su un monte di tre cime di verde.»
La torre cintata posta sul monte rappresenta il castello fatto costruire dal vescovo Bruno von Kirchberg nella seconda metà del XIII secolo.
Il castello apparve sullo stemma per la prima volta nella seconda metà del XV secolo.
Lo stemma è stato riconosciuto con decreto del capo del governo dell'11 settembre 193.
Il gonfalone, concesso con regio decreto del 7 maggio 1934 è un drappo partito di bianco e di rosso.
Monumenti e luoghi d’interesse
Architetture civili
Via Centrale (Stadtgasse), la strada principale del centro storico, caratterizzata da edifici con finestre a sporto coronati da timpani merlati, ha conservato il suo aspetto architettonico medievaleggiante; vi si accede attraverso le antiche porte della città, la Porta San Floriano ("Lucke"), la Porta Rienza e la Porta Ragen, che la delimitano. Dalla porta orientale una via sale al castello, che ospita una sezione del “Messner Mountain Museum” voluto dal noto scalatore Reinhold Messner.
Porta San Floriano. Questa porta, in tedesco chiamata Florianitor, si apre verso nord, pressappoco a metà della via Centrale. Attraverso di essa si accedeva al Plarer, la zona tra il fossato pieno d'acqua che circondava la città e il fiume Rienza. Qui si trovavano i magazzini di foraggio usati dagli agricoltori locali. Il nome della porta deriva dalla statua di San Floriano che la adorna, un tempo posta sopra un pozzo nell'omonimo vicolo. In tempi più remoti fu chiamata anche Lucke o torre Schlipf. L'affresco tripartito sopra la porta, raffigurante uno stemma, è opera del pittore Rudolf Stolz.
Porta delle Orsoline. Questa porta, chiamata Untertor o Ursulinentor, attraverso cui si accede alla città provenendo da ovest, è anche nota come "porta del Convento" o "porta di Sotto". Un tempo era chiamata "porta Nuova" o "porta delle Oche". Prima della costruzione del convento delle Orsoline (1741) dietro alla porta si trovavano la piazza della dogana e l'edificio in cui le merci erano stoccate e pesate (Ballhaus). La torre che sovrasta la porta è decorata con diverse immagini e stemmi, il più importante de quali, probabilmente opera del pittore Hans von Bruneck, fu parzialmente danneggiato durante i lavori di ampliamento dell'arco della porta nel 1758.
Monumento all'Alpino, anche noto dialettalmente come Kapuziner Wastl (ovvero il "Sebastiano dei cappuccini", con riferimento al convento prospiciente) o, correttamente, Alpini-Denkmal; eretto in epoca fascista per celebrare le gesta degli alpini nella guerra d'Etiopia, è stato successivamente "depotenziato" nel secondo dopoguerra. È stato altresì ripetutamente bersagliato da atti vandalico-terroristici, che hanno ridotto la statua originaria (ritraente la figura intera di un alpino in marcia) a un semplice busto. Nel 2011 il Comune di Brunico ha apposto presso il monumento una targa esplicativa dei significati ideologico-storici della statua.
Architetture religiose
La Chiesa dello Spirito Santo all'Ospedale (Heiliggeistkirche).
La chiesa, nonostante il nome, non si trova nei pressi del nuovo ospedale. Non è noto quando questa fu fondata, ma è noto che nel 1350 la chiesa e l'ospedale (quello vecchio) vennero dati in dono da Nikolaus von Stuck e costruiti poco dopo. La prima consacrazione nota della chiesa si può far risalire al 1381. L'edificio tra il 1759 e il 1760 ha subito un restauro in stile barocco e conservò questo stile anche nei successivi restauri.
La chiesa di Maria Assunta
Già dal XIII secolo esisteva dove si trova oggi la chiesa, una piccola cappella, della quale alcuni documenti parlano nel 1316. Nel 1381 la piccola cappella fu ingrandita e divenne quindi una chiesa a tutti gli effetti e quindi nuovamente consacrata. Nel 1515 fu riedificata in stile gotico dal maestro Valentin Winkler di Falzes, ma la costruzione non venne mai terminata. Nel 1610 la chiesa divenne la chiesa parrocchiale (Pfarrkirche Mariä Himmelfahrt). Nel 1789 avvenne la consacrazione della chiesa costruita in stile classicheggiante dal costruttore brunicense Jakob Philipp Santer. Infine tra il 1851 e il 1853 l'architetto viennese Hermann von Bergmann ristrutturò la chiesa in stile neoromanico. Sul retro della chiesa si trova il cimitero comunale di Brunico.
La chiesa di Santa Caterina auf dem Rain
Chiesa di Santa Caterina "auf dem Rain" (St. Katharina auf dem Rain o anche Rainkirche). Si può far risalire al 1345 la costruzione originaria di una cappella consacrata allo Spirito Santo, patrocinata dal patrizio brunicense Nikolaus Stuck (o Stuckh). All'interno della chiesa si trova inoltre una lapide sepolcrale in marco bianco di Leonhard v. Stuck, recante la data del 1368. Al XVII secolo si fa risalire l'origine dell'attuale stile barocco della chiesa; della stessa epoca sono la pala dell'altare maggiore, copia di un'opera del Veronese, e l'affresco in gran parte distrutto del soffitto del coro. Mentre al XVIII secolo risalgono gli affreschi del portale sud che raffigurano i santi Caterina, Wolfgango e Sebastiano. Dopo il grande incendio dell'11 marzo 1723 furono innalzate le due guglie. Il campanile, prima gotico, divenne così l'emblema della città. Al 1726 risalgono gli altari barocchi e al 1730 la crociera, opera del pittore pusterese Joseph Renzler. Nel 1964 la chiesa, da lungo tempo chiusa ai fedeli, fu riaperta agli scolari e studenti di Brunico per le loro funzioni religiose e nel 1966 fu restaurata dal maestro brunicense Peskoller. La chiesa si trova ai piedi del castello di Brunico.
La chiesa delle Orsoline
Convento delle Orsoline. Nei pressi della porta delle Orsoline, anche nota come porta di Sotto (Untertor), porta Nuova (Neutor) o porta del Convento (Ursulinentor), si trova il convento delle Orsoline (un tempo la porta si chiamava anche porta delle Oche, la Gänsetor). Il convento fu costruito nel 1741 con accesso diretto alla porta, dove allora si trovava anche la dogana e un edificio dove erano pesate e stoccate le merci. Nel 2010 fu inaugurata un'esposizione duratura dei reperti medioevali che vennero in luce grazie agli scavi coordinati dall'Ufficio archeologico provinciale. La torre che sovrasta tale porta è decorata con diverse immagini e stemmi, il più importante dei quali, probabilmente opera del pittore Hans da Brunico, fu parzialmente danneggiato durante i lavori di ampliamento dell'arco della porta nel 1758.
Architetture militari
A Brunico e nei suoi immediati dintorni si trovano diverse strutture medievali:
Brunico è gemellata con:
Informazioni utili
Sindaco : Roland Griessmair (SVP)
dal 4-5-2014
Coordinate : 46°47′46.75″N
11°56′07.84″E
Altitudine : 838 m s.l.m.
Superfice : 45 km²
Abitanti : 17 052 (31-8-2023)
Densità : 378,93 ab./km²
Frazioni :
Lunes, Riscone, San Giorgio, Stegona, Teodone, Villa Santa Caterina
Comuni confinanti :
Falzes, Gais, Marebbe, Perca, Rasun-Anterselva, San Lorenzo di Sebato, Valdaora